mercoledì 28 maggio 2014

Ancora una vignetta matematica

Sul numero 3052 di Topolino troviamo ancora una volta una vignetta ispirata alla matematica, nella quale Paperino Paperotto assegna agli animali della fattoria un'operazione di addizione da risolvere.

Sembra che non si possa fare a meno di far riferimento alla matematica per scrivere fumetti. ;)


lunedì 26 maggio 2014

I numeri di Verdirosi

Umberto Verdirosi è un affermato artista piemontese, attualmente vive a Roma, dove ha un suo studio permanente (un altro è a Orvieto).

Pittore, attore, scultore ma anche poeta, scrittore...

Dei sette libri che ha scritto (tutti in bilingue e tutti dedicati ad Osho), ce n'è uno dedicato ai numeri:

10 numeri per conoscere Dio.

Egli stesso in verità non si definisce né credente né ateo, bensì "libero di essere".

Dunque lo cito in questo post come esempio di come i numeri possono affascinare ed entrare nel mondo dell'arte in una serie di 10 bei dipinti.

Ogni numero raffigurato è accompagnato nel libro da una filastrocca, una frase o una riflessione, che servono a illustrare il significato del numero e del quadro.

Molto bella anche la dedica iniziale: 
"...A questi indivisibili fratelli che ci accompagnano da quando bambini contavamo le dita..."
la quale conferma il legame indissolubile dell'uomo con il mondo magico-trascendente dei numeri.


 

 Le dieci raffigurazioni delle cifre da 0 a 9 di Umberto Verdirosi.

 Qui potete consultare il sito ufficiale di Verdirosi: http://www.verdirosi.com/site/it/ 

  


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giovedì 8 maggio 2014

Radici quadrate a fumetti

Ho scovato questa divertente storia auto-conclusiva.

Sembra che la Matematica sia una grande fonte di ispirazione anche per i fumetti, e il settimanale "Topolino" fa spesso di queste citazioni spassose.

A parte i giochini linguistici, è un modo per far pesare meno la matematica, che a scuola è considerata molto spesso - ahimè -  una bestia nera.
Fa sempre piacere quindi sdrammatizzare un po' per cercare di farla apprezzare ai ragazzi.



mercoledì 7 maggio 2014

Balle di scienza!

Il titolo non è mio, bensì è quello originale di una mostra interattiva attualmente presso il Palazzo Blu a Pisa.

Ho avuto il piacere di visitarla, e devo dire che è stata molto interessante.


"Balle di Scienza" racconta la storia del progresso scientifico e degli errori che l'hanno accompagnato, a partire dagli antichi sumeri, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Balle non sono solo errori e cantonate ma anche i grandi contenitori di iuta in cui si metteva il grano raccolto.
E la scienza ne ha riempite parecchie di queste balle - sottolineano Franco Cervelli e Vincenzo Napolano, curatori della mostra.

Visitando la mostra scoprirete che il termine ha anche curiosamente a che fare con un quadernetto di appunti di Enrico Fermi e dei "ragazzi" di via Panisperna! 


Si parte affrontando il tema dell'astronomia (spesso troppo legata all'astrologia) che già appassionava Egizi e Babilonesi, passando dagli epicicli di Tolomeo alle orbite di Keplero e al sistema Copernicano.

Si citano le esperienze anatomiche di Galeno e i vari conflitti scientifici affrontati durante i secoli, i problemi degli ipse dixit , l'importanza dell'introduzione dei numeri arabi e come si è passati dall'alchimia, pseudoscienza arcana e 'misteriosa', alla chimica.

Il punto di svolta nella storia del progresso scientifico è dato però da Galileo Galilei (pisano e quindi amato da queste parti) il quale grazie al suo metodo di controllo ha consentito di limitare gli errori e con un gesto creativo per l'epoca, puntando in alto (il cannocchiale) ha permesso la nascita della moderna astronomia.

Non manca l'avvertimento all'uso improprio degli strumenti per osservare il cielo che ahimè hanno portato allo sviluppo delle favole su marziani e venusiani.

Una sezione importante riguarda gli strumenti di misura, dai più semplici come compassi vari al barometro al moderno microscopio a forza atomica.

Non mancano i riferimenti ai problemi dell'età della terra e alla teoria darwiniana e i più recenti e celeberrimi interrogativi sulla luce, i neutrini o le onde gravitazionali.
Tutti accompagnati dal ruolo fondamentale che giocano la serendipità (ovvero quanto la fortuna aiuta gli audaci ricercatori) e i media (che creano sempre scoop, sia se la teoria si rivela esatta sia in caso di errore creando scandalo).

Il punto forte della mostra sono a mio parere le istallazioni interattive.
Ad esempio c'è un misuratore di campo di Higgs o ologrammi di illustri prof che avvicinandosi iniziano a spiegare e raccontare le loro esperienze.



Insomma assolutamente da visitare!





In occasione del 450° anniversario della nascita di Galileo, la mostra, realizzata in collaborazione con l'INFN e l’Università di Pisa, vuole illustrare come il “metodo galileiano” rappresenti il vero fondamento della scienza moderna, ma anche come esso non la ponga al riparo da abbagli ed errori, talvolta clamorosi.


 

Per la scienza delle epoche successive le stupidaggini di una data epoca sono importanti quanto le sue saggezze - S. J. Lec

La mostra è attiva fino al 29 giugno. Per maggiori informazioni:

http://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/1304-balle-di-scienza-storie-di-errori-prima-e-dopo-galileo