Ho letto di recente un vecchio libro trovato in biblioteca:
Nel Giardino Incantato della Matematica di Alexander Niklitschek.
Premesso che è un po' vecchiotto (la prima edizione a quanto mi risulta è del 1939!), può risultare affascinante in alcuni aspetti per coloro che non hanno nemmeno una minima base di matematica.
Un qualunque studente di liceo scientifico troverà ovvie - se non la totalità - la maggior parte degli argomenti trattati.
L'approccio è molto pratico, ricco di esempi, a volte fin troppi.
Il lato positivo è che molti sistemi - illustrati anche nei disegni delle tavole - per la misura ad esempio di seno, coseno... e per la rappresentazione grafica di curve e aree di superfici da calcolare integrando sono "inediti";
nel senso che raramente a scuola ci fanno imparare la trigonometria mediante uso di mezzi meccanici, e ormai i grafici e le superfici si rappresentano molto semplicemente con un plotter online o con apposite app su smartphone.
Da questo punto di vista 'storico' può essere istruttivo capire come le generazioni precedenti costruivano tavole e tavole e quali trucchi utilizzavano per ricordare e dedurre i valori di funzioni goniometriche, logaritmiche, ecc... non disponendo nemmeno dei più semplici calcolatori tascabili odierni.
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Una macchina per il Coseno |
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L'integrale con la maniglia |
L'idea che si propone è comunque lodevole:
il lettore passerà con noi di sorpresa in sorpresa [...] per scoprire uno splendido tesoro di idee dell'umanità, che finora è stato considerato la peculiare prerogativa di pochi, a causa delle pretese difficoltà insormontabili della sua comprensione.
E ancora:
vincere la paura della matematica, mediante la sua bellezza!
Quest'ultima affermazione la trovo molto bella. Spesso la gente teme la matematica perché non riesce a vederne la bellezza intrinseca. Così la "regina delle scienze" viene a torto odiata e maledetta.
Forse questo libro può essere d'aiuto a chi vede ancora la matematica come un mostro da cui stare alla larga, e non come un giardino incantato.
Gli argomenti trattati sono molteplici (ovviamente in modo non approfondito):
- I numeri e la retta reale;
- operazioni elementari e logaritmi;
- strumenti meccanici calcolatori;
- funzioni goniometriche;
- simboli principali del linguaggio matematico;
- funzioni e grafici relativi;
- derivazione e integrazione;
- coniche e figure di Reuleaux;
- infiniti;
- geometrie non euclidee;
- pluridimensionalità dello spazio...
In particolare considero interessanti gli ultimi capitoli, in cui si affronta il problema delle dimensioni, passando da R2 a R3 a R4 , la qual cosa ricorda un po' un'altro libro, probabilmente più famoso: Flatland.
Dal punto di vista matematico è solamente un accenno, ma dal punto di vista (potremmo definirlo) 'filosofico' dà da pensare.
Se volete una lettura non troppo impegnativa ve lo consiglio.
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Matematica "disegnata" rappresentata plasticamente |
P.S. Aspetto i commenti di qualcuno che l'abbia letto.