mercoledì 7 maggio 2014

Balle di scienza!

Il titolo non è mio, bensì è quello originale di una mostra interattiva attualmente presso il Palazzo Blu a Pisa.

Ho avuto il piacere di visitarla, e devo dire che è stata molto interessante.


"Balle di Scienza" racconta la storia del progresso scientifico e degli errori che l'hanno accompagnato, a partire dagli antichi sumeri, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Balle non sono solo errori e cantonate ma anche i grandi contenitori di iuta in cui si metteva il grano raccolto.
E la scienza ne ha riempite parecchie di queste balle - sottolineano Franco Cervelli e Vincenzo Napolano, curatori della mostra.

Visitando la mostra scoprirete che il termine ha anche curiosamente a che fare con un quadernetto di appunti di Enrico Fermi e dei "ragazzi" di via Panisperna! 


Si parte affrontando il tema dell'astronomia (spesso troppo legata all'astrologia) che già appassionava Egizi e Babilonesi, passando dagli epicicli di Tolomeo alle orbite di Keplero e al sistema Copernicano.

Si citano le esperienze anatomiche di Galeno e i vari conflitti scientifici affrontati durante i secoli, i problemi degli ipse dixit , l'importanza dell'introduzione dei numeri arabi e come si è passati dall'alchimia, pseudoscienza arcana e 'misteriosa', alla chimica.

Il punto di svolta nella storia del progresso scientifico è dato però da Galileo Galilei (pisano e quindi amato da queste parti) il quale grazie al suo metodo di controllo ha consentito di limitare gli errori e con un gesto creativo per l'epoca, puntando in alto (il cannocchiale) ha permesso la nascita della moderna astronomia.

Non manca l'avvertimento all'uso improprio degli strumenti per osservare il cielo che ahimè hanno portato allo sviluppo delle favole su marziani e venusiani.

Una sezione importante riguarda gli strumenti di misura, dai più semplici come compassi vari al barometro al moderno microscopio a forza atomica.

Non mancano i riferimenti ai problemi dell'età della terra e alla teoria darwiniana e i più recenti e celeberrimi interrogativi sulla luce, i neutrini o le onde gravitazionali.
Tutti accompagnati dal ruolo fondamentale che giocano la serendipità (ovvero quanto la fortuna aiuta gli audaci ricercatori) e i media (che creano sempre scoop, sia se la teoria si rivela esatta sia in caso di errore creando scandalo).

Il punto forte della mostra sono a mio parere le istallazioni interattive.
Ad esempio c'è un misuratore di campo di Higgs o ologrammi di illustri prof che avvicinandosi iniziano a spiegare e raccontare le loro esperienze.



Insomma assolutamente da visitare!





In occasione del 450° anniversario della nascita di Galileo, la mostra, realizzata in collaborazione con l'INFN e l’Università di Pisa, vuole illustrare come il “metodo galileiano” rappresenti il vero fondamento della scienza moderna, ma anche come esso non la ponga al riparo da abbagli ed errori, talvolta clamorosi.


 

Per la scienza delle epoche successive le stupidaggini di una data epoca sono importanti quanto le sue saggezze - S. J. Lec

La mostra è attiva fino al 29 giugno. Per maggiori informazioni:

http://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/1304-balle-di-scienza-storie-di-errori-prima-e-dopo-galileo 

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