domenica 1 dicembre 2013

Matematica ricreativa: Olimpiadi di Matematica.

La scorsa settimana si è svolta la prima parte delle Olimpiadi Italiane della Matematica, conosciuta anche col nome di "Giochi di Archimede".

Oltre 300.000 studenti di scuole superiore si sono divertiti quindi a gareggiare per risolvere i 20 quesiti (16 soli per il biennio) proposti dall'UMI.

Per chi volesse avere un'idea dei quesiti, qui si possono trovare le prove degli anni precedenti per tutte le fasi delle Olimpiadi Italiane e Internazionali.

Il progetto delle Olimpiadi di Matematica è molto importante per testare le capacità dei ragazzi oltre il livello scolastico, in quanto è fondamentale un pizzico di intuito e - perché no? - creatività nell'elaborare un procedimento di soluzione che non consista nell'applicare meccanicamente una formula. Cosa che purtroppo spesso accade negli esercizi assegnati in classe.
Nei quesiti delle Olimpiadi i ragazzi imparano a non "settorializzare" gli argomenti e a combinare diverse conoscenze per giungere alla soluzione cercata. 
Inoltre il porre la Matematica sotto forma di gioco, aiuta a sfatare il mito che la matematica sia difficile e astratta. 
E poi diciamolo: dopo aver risolto correttamente un problema, per quanto elementare, la soddisfazione c'è, ed è incoraggiante per gli studenti.
Non c'è niente di più soddisfacente di esser venuto a capo di un quesito. E il confrontarsi con altri studenti, non solo all'interno della propria scuola, ma a livello nazionale, stimola ancor di più i ragazzi e fornisce loro una motivazione in più, un'atmosfera di sfida che rende il tutto ancor più attraente.


I Giochi di Archimede sono anche un mezzo per abituare al ragionamento, alla logica e all'approccio lucido di una questione. Niente di meglio si può desiderare per educare degli adolescenti!

Partecipando ad una competizione, si abituano a gestire l'ansia, a rendersi conto dei propri ritmi, ad organizzare al meglio il tempo a disposizione, al ragionamento e - seppur in minima parte - al calcolo mentale. Proprio così, i ragazzi di oggi sembra facciano più fatica ad eseguire calcoli a mente. La "colpa" va alle calcolatrici tascabili, ai telefonini e ai computer su cui si fa sempre più affidamento per le operazioni.
Invece negando il supporto di mezzi ausiliari al calcolo, il ragazzo è obbligato ad utilizzare e velocizzare le proprie abilità di calcolo (ovviamente mai in operazioni troppo complesse, le moltiplicazioni e le divisioni di solito non vanno oltre numeri di 2 o 3 cifre, come pure le altre operazioni). 
Ma forse la cosa più importante, è che si impara a ridurre al minimo la necessità di calcolare. Con una calcolatrice a disposizione, 10, 20 o 100 operazioni non sono un problema, ma quando queste si devono eseguire solo con carta, penna e la propria mente, allora occorre inventare 'stratagemmi' che limitino i calcoli necessari, (per esempio attraverso l'uso del calcolo letterale) e giungere solo alla fine al risultato numerico.

Insomma l'iniziativa delle Olimpiadi di Matematica non è solo bella ma anche utile ed efficace per lo sviluppo dei ragazzi.


Adesso l'appuntamento è per il 20 Febbraio con i migliori ragazzi di ogni Istituto che gareggeranno per accedere alle finali nazionali (8 - 11 maggio 2014 a Cesenatico).

Non resta che augurare buona fortuna e buon divertimento a tutti i partecipanti!




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